Filosofo italiano. Professore universitario
dal 1933 al 1971 a Pisa, Messina, Genova, Roma, si occupò di problemi
giuridici ed economici, dirigendo i suoi studi verso l'economia corporativa.
Dagli anni Trenta orientò le sue ricerche verso la filosofia teoretica,
in un primo tempo seguendo i dettami di G. Gentile, del quale fu discepolo a
Roma, quindi distanziandosene soprattutto nella formulazione del
Problematicismo, secondo cui la continua ricerca della verità ultima,
fatta di tentativi e incessanti revisioni, non tenderebbe al raggiungimento
della stessa. Tra le sue opere di carattere giuridico-economico ricordiamo:
Storia del diritto penale italiano (1925);
Il nuovo diritto penale
(1929);
Critica dell'economia liberale (1930);
I fondamenti
dell'economia corporativa (1932);
Capitalismo e corporativismo
(1933);
Dall'economia liberale al corporativismo (1939). Tra gli scritti
filosofici citiamo:
L'idealismo italiano e i suoi critici (1930);
La
vita come ricerca (1937);
Il problematicismo (1948);
Dall'attualismo al problematicismo (1976).
S. fu anche redattore
dell'
Enciclopedia Italiana per le voci di filosofia, economia e diritto.
Dal 1920 scrisse sul «Giornale critico della filosofia italiana»,
periodico che diresse a partire dal 1947; fu inoltre fondatore e direttore,
insieme ad A. Volpicelli, di «Nuovi studi di diritto, economia e
politica» (1927-35). Socio nazionale dei Lincei a partire dal 1969, fu
presidente della Fondazione Giovanni Gentile per gli studi filosofici (Arezzo
1896 - Roma 1979).